INTRODUZIONE «LA REDENZIONE DEI NOSTRI CORPI» «Se tu ascolti attentamente la voce del Signore che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi, porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli egiziani, perché io sono il SIGNORE, colui che ti guarisce» (Es 15:26). La promessa di essere protetti dalle malattie inflitte agli egiziani fu fatta ai figli d'Israele subito dopo la liberazione dal paese di schiavitù. Tuttavia, la guarigione non si basa solo sull'intervento sovrannaturale, ma soprattutto sul rispetto delle leggi della salute. Il popolo di Dio seguendo i comandamenti divini circa l'igiene e la salute, contrariamente a ciò che facevano i loro aguzzini (per esempio, gli egiziani utilizzavano escrementi umani come medicinali e gli ebrei invece li seppellivano all'esterno dell'accampamento), avrebbe evitato i mali che colpivano gli egiziani. Come sappiamo, Dio non si preoccupa solo del benessere spirituale del suo popolo, ma anche di quello fisico. Questo concetto è racchiuso nel termine ebraico «pace» (shalom). Questa parola veicola, però, un significato molto più profondo; conferisce l'idea di completezza, integrità e pienezza che coinvolgono la persona nel suo insieme, includendo anche la salute fisica. La troviamo, per la prima volta, nell'Antico Testamento, quando Giacobbe informandosi di Labano, figlio del fratello di Abraamo, chiede: «"Sta bene?" Quelli risposero: "Sta bene; ecco Rachele, sua figlia, che viene con le pecore"» (Gn 29:6). In entrambi i casi, il vocabolo tradotto con «bene» deriva da shalom. È pienamente comprensibile che Dio si preoccupi della nostra salute, in fondo il nostro corpo lo ha creato lui. Siamo caduti non grazie alla fisicità, e mai nella Bibbia si dice che il corpo sia la prigione dell'anima (come insegnano alcune religioni). Il nostro corpo ci permette di esistere, è un dono di Dio. In questo trimestre studieremo il messaggio della salute. Il Signore vuole che il suo popolo gioisca e stia bene, per questo ha inviato suo Figlio che si è caricato delle nostre «malattie» e desidera offrirci «la guarigione». Ovviamente siamo esseri mortali e siamo soggetti a malattie. Nulla potrà modificare questa realtà, neppure una vita sana! Ma ciò non significa che possiamo trascurare noi stessi o che possiamo ritenere di essere esenti dall'osservanza del comando divino che ci dice di prenderci cura del nostro corpo «tempio dello Spirito Santo» (1 Cor 6:19,20). La ricerca di uno stile di vita orientato verso il benessere psicofisico e spirituale potrà farci riscoprire, nel prossimo trimestre, il senso pieno del concetto di shalom (pace, prosperità, contentezza, ecc.), in attesa del giorno in cui riceveremo, una volta per tutte, «la redenzione dei nostri corpi» (Rm 8:23).
FONTE: http://avventisti.it/sito/bibbia.asp |