14/03/2009
12. Le benedizioni del dono profetico
14 - 20 marzo
sabato 14 marzo Letture: Esodo 17:14; 34:27; Levitico 11:1-8; Deuteronomio 6:4-7; Isaia 44:8; 49:6 «Poiché il Signore, Dio, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti» Amos 3:7 In tutto il percorso biblico, il Signore ha operato attraverso i profeti (compresi quelli che non hanno scritto alcun libro della Bibbia) per incoraggiare, elevare e mettere in guardia il suo popolo. Anche se talvolta i loro messaggi potevano apparire impopolari e nonostante le motivazioni alla base venissero spesso fraintese, queste persone avevano tutte un unico obiettivo in mente: benedire e fare del bene alla chiesa di Dio. E fu certamente così anche per Ellen G. White e il suo dono profetico. Questa settimana ci soffermeremo su alcune benedizioni elargite al popolo di Dio per mezzo del dono profetico. La chiesa avventista probabilmente non esisterebbe, almeno per come la conosciamo oggi, non fosse stato per la guida offerta da Dio a questo movimento attraverso lo Spirito di profezia. Uno sguardo alla settimana domenica 15 marzo - MISSIONE Preghiamo per: Chiesa romena di Milano Meditazione del mattino: Geremia 4:23-26 Perché Dio elesse Israele suo popolo particolare? Deuteronomio 7:7,8; Isaia 44:8; 49:6 Dio scelse Israele perché fosse suo testimone. Ogni nazione della terra doveva condividere le benedizioni che stava per concedere al suo popolo. Israele fu chiamato a proclamare le sue lodi (Is 43:21), a dichiarare la sua gloria tra le nazioni (Is 66:19) e a essere una luce per i pagani. Qual è la missione della chiesa cristiana? Ritieni di espletarla al meglio? Matteo 28:19,20 La chiesa cristiana ha vissuto due grandi periodi di espansione nel corso della sua esistenza; il primo all'epoca della sua nascita nel I e nel II secolo d.C.; l'altro nel XIX secolo, detto anche secolo della missione. Sulla scorta dei grandi risvegli del XVIII secolo, proseguiti anche all'inizio di quello seguente, la chiesa cristiana dette vita a molte società bibliche e missionarie in Europa e America e nel giro di cento anni la percentuale a livello mondiale della sua popolazione passò dal 18 al 34 per cento. Nei primi decenni della storia avventista, si pensava che la chiesa dovesse adempiere all'ordine divino di diffondere il messaggio a tutte le nazioni semplicemente predicando agli immigranti presenti in Nord America. Ma nel 1871, Ellen G. White scrisse: «I giovani dovrebbero impegnarsi a conoscere altre lingue, in modo tale da permettere a Dio di servirsene come mezzi per comunicare la sua verità salvifica a gente di altre nazioni» -LS, p. 204. Poi nel 1874 fece un sogno di grande effetto nel quale le si diceva di diffondere al mondo il messaggio del terzo angelo. Le fu detto: «Hai idee troppo limitate dell'opera per questo tempo… Il messaggio arriverà con forza in ogni parte della terra, dall'Oregon all'Europa, all'Australia, a tutte le isole del mare, a ogni nazione, lingua e popolo… La tua fede è limitata, è molto piccola. La tua concezione dell'opera ha bisogno di essere fortemente ampliata» -LS pp. 208,209. Nello stesso anno J.N. Andrews diventò il primo missionario avventista ufficiale. Insieme ai suoi figli si trasferì in Svizzera e tre anni dopo la famiglia di John G. Matteson andò in Scandinavia. Attualmente, gli avventisti hanno un'opera organizzata in oltre 200 paesi, tra i 229 ufficialmente riconosciuti dalle Nazioni Unite. Come raggiungere un giusto equilibrio tra evangelizzazione mirata ai paesi più remoti lunedì 16 marzo - ISTRUZIONE Preghiamo per: Anziani chiesa di Torre Pellice Meditazione del mattino: Sofonia 3:5-8 Come venivano istruiti i giovani israeliti ai tempi dell'Antico Testamento? Quali sono Mediante le istruzioni dei padri, ai bambini ebrei veniva insegnato quello che Dio aveva fatto in passato per il loro popolo, in che modo dovevano comportarsi in sua presenza e le promesse divine riguardanti il futuro. Venivano anche fornite loro le competenze necessarie per poter essere membri di successo della loro comunità. Si trattava dunque di un percorso educativo che prevedeva una formazione sia pratica, sia religiosa e spirituale. All'inizio della storia del movimento avventista, iniziative a carattere privato da parte dei nostri pionieri determinarono diversi tentativi di creare scuole per bambini avventisti, ma nessuna durò a lungo. Poi, nei primi mesi del 1872, Ellen G. White ricevette una visione sui giusti principi educativi e su quella base scrisse 30 pagine dedicate a essi. «Abbiamo bisogno di una scuola dove chi sta per dedicarsi al ministero possa ricevere almeno i rudimenti delle materie principali dell'istruzione e dove imparare anche più perfettamente le verità della Parola di Dio per questo tempo» -Fundamentals of Christian Education, pp. 45,46. Nel maggio del 1872 il Comitato della Conferenza Generale fu concorde nell'assumersi la responsabilità di aprire una scuola di chiesa a livello locale e lo fece a Battle Creek, Michigan, dove il 3 giugno la scuola fu ufficialmente inaugurata (con dodici studenti). Due anni dopo, nel neonato College di Battle Creek, erano iscritti cento studenti. Oggi nel mondo ci sono oltre seimila tra scuole, seminari e università avventiste che servono più di un milione di studenti. Come dovrebbe essere una scuola avventista oggi? In cosa dovrebbe distinguersi dalle altre? Fare un elenco dettagliato e discuterlo in classe. martedì 17 marzo - SALUTE Preghiamo per: Casa di riposo «Casa Mia» Meditazione del mattino: Isaia 13:9-12 Dio disse agli israeliti: «Se tu ascolti attentamente la voce del Signore che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi… io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli egiziani» Esodo 15:26. Quali erano alcuni consigli relativi alla salute dati loro dal Signore? Levitico 7:22-26; 11:1-8; 13:46 Per secoli, in epoca medievale, la lebbra e la peste hanno sparso terrore e morte tra le popolazioni. Solo quando i capi della chiesa ricordarono che nella Bibbia i lebbrosi erano separati e isolati dalla comunità e si applicò quel principio alle vittime di lebbra e peste, l'epidemia cessò. La maggior parte dei pionieri avventisti erano tutto tranne che riformatori della salute. Era abbastanza normale, durante le conferenze del sabato del 1848, trovarli a pranzo seduti insieme a mangiare braciole di maiale. In una visione dello stesso anno, Ellen G. White vide che il tabacco, il the e il caffè erano nocivi, ma le occorsero diversi anni per convincere i membri di chiesa. Il 6 giugno 1863 ricevette un'altra visione nella quale le fu mostrata l'urgenza di una riforma sanitaria: «Vidi che era un dovere sacro occuparsi della nostra salute e stimolare altri al loro compito» -3SM, p. 280. Due anni dopo, il 25 dicembre 1865 vide ancora che gli avventisti avrebbero dovuto fondare un'istituzione sanitaria. Il Western Health Reform Institute di Battle Creek, inaugurato nel 1866, fu il primo di una rete composta da 300 tra ospedali, cliniche e ambulatori che fanno capo oggi alla nostra chiesa. Cosa possiamo rispondere a chi sostiene che Ellen G. White copiò il messaggio della Una ricerca recente che ha avuto come oggetto il messaggio sulla salute di Ellen G. White, ha svelato l'enorme differenza qualitativa dei principi sani-tari da lei consigliati rispetto a quelli di altri riformatori suoi contemporanei. «La scienza medica moderna ha ratificato un'alta percentuale dei suoi principi sanitari… mentre le fonti presunte dalle quali avrebbe attinto possono contare su una bassa percentuale di principi suffragati. Questa differenza indica che la White aveva informazioni sulla salute che non potevano provenire da alcuna fonte scientifica umana disponibile ai tempi in cui visse» -Leonard Brand e Don S. McMahon, The Prophet and Her Critics, Pacific Press Publishing Association, Nampa, Idaho, 2005, pp. 87,88. Il messaggio della salute è un dono meraviglioso di Dio ma come ogni altro suo dono mercoledì 18 marzo – EDITORIA Preghiamo per: Anziani gruppo di Trento Meditazione del mattino: Geremia 51:37-39 Secondo la Scrittura, Mosè è stato il primo a scrivere le parole di Dio (Es 17:14; 34:27; Dt 31:24). La Bibbia è oggi il libro più pubblicato e letto della storia. Gli israeliti dove furono chiamati a scrivere le parole della legge? Perché, secondo te, è stato dato quest'ordine? Deuteronomio 6:1-9; 11:18-20 Incidere detti o affermazioni importanti nei posti bene in vista delle abitazioni era un costume largamente diffuso nell'antico Medio Oriente e ancora oggi rintracciabile in paesi musulmani ma anche in qualche nazione occidentale. Nelle isole britanniche, come anche in Germania, Austria e Svizzera si possono notare iscrizioni sulle case. In Israele lo scopo di scrivere sugli stipiti delle porte la Parola di Dio era quello di tenere sempre visibili all'occhio e alla mente i voleri divini, che in tal modo avrebbero ricordato continuamente alle persone l'osservanza dei comandamenti. Quale ruolo ebbe l'editoria nella storia iniziale della chiesa avventista? L'opera delle pubblicazioni nella nostra chiesa non nacque grazie alla saggezza umana. Nel 1848, Ellen G. White ebbe una visione nella casa di Otis Nichols, a Dorchester, nel Massachusets. Quando rinvenne disse al marito James: «Ho un messaggio per te. Devi iniziare a stampare e diffondere un piccolo giornale. Avrà umili inizi, ma via via che sarà letto ti saranno inviati i mezzi per continuare a stampare ancora. Sarà un successo nel suo insieme. Ho visto che da questo modesto inizio, fasci di luce si irradieranno in tutto il mondo» -LS, p. 125. «Fasci di luce si irradieranno in tutto il mondo»! Come poteva essere? Gesù stava per tornare e il numero di avventisti era così esiguo… Non c'erano tra loro persone benestanti o grandi studiosi. Il mondo era miscredente. E tuttavia ecco una giovane donna annunciare che un'opera delle pubblicazioni, affidata in partenza al marito senza un soldo, sarebbe cresciuta fino a circondare il globo. Passarono più di sei mesi prima che James White fosse pronto a stampare un migliaio di copie di un opuscolo formato da otto pagine, grazie a un credito. Oggi ci sono più di 50 case editrici in tutto il mondo che fanno capo alla chiesa avventista e il messaggio viene stampato e proclamato in oltre 200 lingue. Qual è stato l'impatto della pagina stampata nella tua esperienza spirituale? giovedì 19 marzo - TEOLOGIA Preghiamo per: Maggiolini Mario (E) Meditazione del mattino: Malachia 4:1 Nella storia biblica Dio ha usato il dono profetico per proteggere il suo popolo da errori teologici, lo stesso è accaduto per il ministero di Ellen G. White. Nei primi tempi della nostra chiesa, ella dovette combattere fanatismi di varia natura; c'erano persone che sostenevano di essere perfette, altre che affermavano che non si dovesse più lavorare; qualcuno continuava a fissare delle date per il ritorno di Cristo. Durante la crisi Kellogg, alla fine del secolo, i suoi consigli salvarono la chiesa dal panteismo. Nel contempo, praticamente da sola, la condusse da una posizione semi-ariana (l'idea che Gesù non fosse Dio) ad abbracciarne una trinitaria. Quando A.F. Ballenger cercò di modificare l'insegnamento del santuario, lei assunse una ferma posizione contraria: Ellen G. White ha avuto anche un ruolo determinante nell'evitare che la chiesa dei suoi tempi sprofondasse nel legalismo; insieme ad A.T. Jones e E.J. Waggoner fu una convinta messaggera della salvezza per fede in Cristo solo, senza le opere della legge. Dopo la sua morte, i suoi scritti hanno continuato a essere una guida per la chiesa; nei periodi più recenti, hanno offerto una direzione certa sul tema della creazione, che sta subendo attacchi anche all'interno delle nostre fila. Cosa insegna l'Antico Testamento sulle origini della vita umana? Genesi 1:1-3; Esodo 20:8-11; Salmo 33:6; Isaia 42:5 Secondo quanto è scritto nell'Antico Testamento, il Signore creò la vita sulla nostra terra in sei giorni. La parola ebraica tradotta con giorno in Genesi 1 è yom. Ogni volta che nei libri storici della Bibbia questo termine è abbinato a un numerale, fa riferimento a un periodo letterale di 24 ore (cfr. Gn 7:11; Es 16:1). Riposandosi nel settimo giorno della settimana creativa, Dio stabilì il sabato come memoriale perpetuo del compimento della sua opera creativa. In sintesi, aderendo al concetto di una creazione in sei giorni letterali, ci muoviamo su un terreno biblico stabile, nonostante alcune voci, anche provenienti dal nostro interno, che vorrebbero indicare qualcosa di diverso. Anche se Ellen G. White è deceduta da oltre un secolo le sue parole ci trasmettono una convinta conferma anche nel caso di questa verità biblica: «Fui quindi trasportata indietro fino alla creazione e mi fu mostrato che la prima settimana, nella quale Dio compì l'opera creativa in sei giorni riposandosi il settimo giorno, era esattamente uguale a ogni altra settimana» - 3SG, p. 90. Nonostante la chiara testimonianza della Bibbia e la conferma di Ellen G. White, c'è tra noi chi ancora sostiene che Dio abbia impiegato milioni di anni per creare la vita umana. Quali altri esempi di persone lasciatesi coinvolgere dalle mode del loro tempo venerdì 20 marzo - APPROFONDIMENTO Preghiamo per: Laterza Francesco (C) Meditazione del mattino: Apocalisse 19:17-21 Tramonto del sole: ore 18,23 «Insegnamento e cure mediche», pp. 139-160 [73-85], in Sulle orme del gran Medico; «Fonte e scopo della formazione», pp. 13-19 [9-12]; «Relazione tra educazione e redenzione», pp. 28-30 [18,19], in Principi di educazione cristiana. Molti dei principi relativi a una vita sana che si trovano nei libri di Ellen G. White erano già stati presentati in modo più limitato da altri riformatori della salute della sua epoca. Ma nel loro insegnamento ci sono molti errori e concetti estremi che Ellen G. White evitò grazie alle istruzioni ricevute da Dio. Per esempio, Sylvester Graham e James Jackson, due importanti salutisti suoi contemporanei, dissero entrambi «non mangiate sale». Ellen G. White invece scrisse: «Io uso del sale e ne ho sempre, perché il sale non è deleterio, anzi, è essenziale per il sangue» -9T, p. 162. Tra gli altri errori propugnati dai riformatori della salute ed evitati da Ellen G. White, troviamo: non tagliarsi i capelli; non bere acqua, ma assumere liquidi solo dalla frutta; quando si mangia la carne, scegliere prevalentemente quella grassa; le persone sovrappeso sono sane; non usare sapone, ecc. (cfr. L. Brand e D.S. McMahon, The Prophet and Her Critics, pp. 77,78). Domande per la discussione 1. Discutere in classe le varie risposte alla domanda finale di lunedì. 2. Oggi siamo nell'epoca della scienza, e per molti essa è l'unica strada per conoscere la verità. È curioso osservare come tra tutte le cose che insegniamo (la seconda venuta, la salvezza per fede, lo stato dei morti, ecc.) solo una possa essere scientificamente dimostrata: il nostro messaggio sulla salute. Riflettere sulle implicazioni di questo dato di fatto. 3. Noi avventisti insistiamo giustamente sul fatto che tutte le nostre dottrine provengono dalla Bibbia e da essa soltanto. Ma allo stesso tempo crediamo che in Ellen G. White si sia manifestato il dono di profezia; non dovremmo dare credito e peso anche alle cose da lei scritte a proposito della dottrina? Come trovare il giusto equilibrio quando utilizziamo i suoi scritti in merito a questioni teologiche? 4. Analogamente a quanto avviene per la Bibbia, ci sono cose relative agli scritti di Ellen G. White che non comprendiamo. Come evitare di concentrarci sui problemi e le questioni specifiche, tralasciando l'analisi del quadro più ampio? Gemiti nella notte James Appel Gemiti e lamenti rompono il silenzio della notte. Questi suoni provengono da dietro le mura dell'ospedale. È lì che vive Allawaye. Il bambino appena nato dalla sua terza moglie era stato ricoverato per un attacco di meningite. Dopo un trattamento a base di antibiotici era stato mandato a casa, ormai sfebbrato. Ma tre giorni dopo Allawaye era stato costretto a riportarlo indietro, di nuovo febbricitante. Nel corpo del neonato i batteri avevano resistito e non avevamo altri antibiotici per debellarli. Al mattino Allawaye ritornò in ospedale. Il bambino stava meglio ma non abbastanza da poter essere dimesso. Gli spiegai che non era ancora fuori pericolo. Allora, una delle mogli di Allawye, con tono basso e minaccioso, mi disse: «Portiamo il bambino a casa. Le vostre cure non hanno funzionato e noi consulteremo un medico stregone». Le spiegai che per il bambino era meglio se rimaneva ancora in ospedale e Allawaye mi dette ragione. Mi offrii di pregare per il bambino e la famiglia acconsentì. Chiesi a Dio di dimostrare che non era stato un malocchio a far ammalare il bambino e gli chiesi di guarirlo. Avevamo fatto tutto il possibile, ora avevamo bisogno di un miracolo. I gemiti che sentii mi dissero però che Dio non era intervenuto. Da queste parti molti ritengono che la malattia sia provocata da una stregoneria che qualcuno ha fatto. Cercano di curarsi con metodi «tradizionali» ricorrendo a medici stregoni che vengono in ospedale solo quando il paziente è quasi moribondo. A quel punto, se il paziente muore, la colpa è nostra. La mia frustrazione cresceva insieme ai lamenti. Come si può lottare contro le malattie fisiche e contro le forze dell'ignoranza e del maligno, in un ambiente così povero materialmente? Cerco sempre di essere positivo, di incoraggiare gli ammalati, di spronarli a lottare, li invito a non perdere la speranza ma poi arrivano i parenti e i miei sforzi vengono azzerati. Dicono all'ammalato che sta per morire e l'ammalato perde la speranza e si lascia morire. Niente di tutto quello di cui sono testimone nel Ciad mi può però scoraggiare. Apro la mia Bibbia e leggo: «La luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie» (Gv 3:19). Satana usa la paura, la superstizione, la manipolazione e la brutalità ma Dio non lo fa. E poiché mi sono alleato con Dio, anch'io non uso la forza. A volte sono tentato di scuotere quei genitori che portano i figli all'ospedale quasi in punto di morte invece di portarceli all'inizio della malattia. Non possiamo fare altro che continuare a combattere e a pregare. |