quarta-feira, 8 de abril de 2009

2. LA FEDE

04/04/2009

2. LA FEDE

4 - 10 aprile

 

Letture: Efesini 6:10-18; Ebrei 11; Giacomo 2:18,19; 1 Pietro 1:3-8

 

«Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti» Efesini 2:8,9

 

La fede non deve essere confusa con la convinzione razionale; in senso biblico, essa non poggia essenzialmente sulla nostra ragione (questo non significa sia irragionevole o irrazionale); e nemmeno sulle nostre emozioni (che pure hanno il loro ruolo). La fede è una certezza che ha radici profonde e che condiziona l'intera persona; è un principio che governa l'esistenza; è il mezzo grazie al quale ci allunghiamo e afferriamo le promesse di un Dio che non possiamo vedere, ma che tuttavia sappiamo essere lì.

Ebrei 11:1 parla della «sostanza» della nostra fede. Secondo William G. Johnsson, un esperto di questa epistola, la migliore traduzione possibile di quel versetto è la seguente: «La fede è il documento comprovante quello in cui speriamo, la certezza di ciò che non vediamo» - The Abundant Life Bible Amplifier, Hebrews, Pacific Press Publishing® Association, Boise, Idaho, 1994, p. 204.

 

Uno sguardo alla settimana

La fede è il principio guida nella vita di un cristiano. Ha a che vedere con quello che deve essere il nostro modo di vivere e relazionarci con Dio e con il prossimo. Per quanto importante, la fede significa molto più di un'adesione intellettuale alle dottrine; questa settimana scopriremo quanto.

Cos'è la fede? Una definizione semplice potrebbe essere questa: la fede è una sottomessa e fiduciosa confidenza nella realtà, nella potenza e nell'amore di Dio che si rivela nelle sue azioni e nelle sue promesse. Un dono meraviglioso da possedere in un mondo terribilmente lacerato e corrotto come il nostro. Non ci sono dubbi sul fatto che molti la considerino il dono più prezioso possibile.

La domanda è: hai mai provato a scoprire l'origine della tua fede? Perché tu hai fede in Dio e altre persone che conosci no? Dipende dall'educazione ricevuta? I tuoi genitori erano credenti? Hai sempre frequentato la chiesa? Lo studio della Bibbia e la lettura di libri che parlano di essa ti hanno convinto che esiste un Dio che ti ama? Ti hanno soddisfatto le argomentazioni filosofiche propedeutiche al tuo «salto» nella fede? In ultima analisi, la fede è un miracolo, un dono di Dio.

 

In che modo l'apostolo Paolo sottolinea il carattere di dono che ha la fede? Efesini 2:8

 

Una cosa è certa: se non possiamo considerarci veri esseri umani senza l'amore, non possiamo nemmeno essere quello a cui siamo chiamati senza la fede. «Senza la fede è impossibile piacere a Dio». Da notare che in Ebrei non si dice che senza la fede è difficile essere graditi al Signore, o che senza di essa occorrerà molto tempo per soddisfarlo. Dice chiaramente che sarà impossibile. La fede, in sostanza, non può essere sostituita. È per mezzo della fede che hanno vissuto gli eroi di Dio nel passato, ed è per mezzo di essa che devono vivere i suoi figli oggi» - George R. Knight, Exploring Hebrews: A Devotional Commentary, Review and Herald® Publishing Association, Hagerstown, Md., 2003, p. 198.

 

Dove ci posizioniamo in un ipotetico percorso che ci prepara a ricevere il dono della fede? Per essere chiari, in cosa dobbiamo cambiare per essere più ricettivi? Romani 10:17; Ebrei 11:6

 

A volte si sentono persone dire che vorrebbero avere fede. Che cosa consiglieresti loro? Di quali trasformazioni potrebbero avere bisogno per essere più preparato a ricevere il dono? Marco 9:24

 

Un famoso inno inglese tradotto in molte lingue ci ricorda che «la mia speranza non può fondarsi su nient'altro se non sul sangue e sulla giustizia di Gesù» (…). È importante non perdere mai di vista questa verità.

Gesù Cristo è il fondamento ultimo e fonte della nostra fede; ma anche se questo dono costituisce per noi esseri limitati un mistero inspiegabile, abbiamo ricevuto significativi indizi che ci spiegano in che modo tale fede si desta e si rinvigorisce. In epoca biblica alcuni uomini e donne vissero un'esperienza repentina per mezzo della quale furono instradati lungo il cammino della fede; Paolo rappresenta forse l'esempio più lampante in questo senso. Altre persone invece hanno avuto bisogno di più tempo per acquisire gradualmente la consapevolezza della guida di Dio nella loro esistenza; una guida che ha poi contribuito a dare una direzione al loro pellegrinaggio di fede. Certo, l'esperienza resta una componente fondamentale della nostra vita spirituale, ma la fede deve avere anche dei contenuti e lo strumento migliore perché possa attecchire in noi resta la rivelazione offerta dalla Scrittura.

 

Quale ruolo ha la Scrittura nell'esperienza di fede del credente? Giovanni 5:39; 2 Timoteo 3:15

 

La Scrittura ha un'estrema importanza, questo è evidente, e se la trascuriamo sarà solo a nostro rischio e pericolo. Ma nessuna formula umana potrà mai esprimere in quale modo preciso essa contribuisce a destare ed edificare la nostra fede; in questo senso non può venirci in soccorso nemmeno la famosa definizione di Ebrei 11: «Ebrei 11:1 non ci fornisce una definizione di pistis (fede in greco) quanto piuttosto una descrizione del modo in cui essa opera. Certamente l'apostolo non propone una spiegazione psicologica della fede. Piuttosto, egli enuncia le due fondamentali capacità che la fede rende possibili: trasformare la speranza in realtà e vedere l'invisibile» - William G. Johnsson, The Abundant Life Bible Amplifier: Hebrews, Review and Herald® Publishing Association, Hagerstown, Md., p. 205.

 

Cosa dicono i vv. 18 e 19 di Giacomo 2 circa il carattere della fede? Perché la fede è più di un consenso intellettuale alla convinzione nell'esistenza di Dio e nelle altre dottrine? Perché la lettura della Bibbia è un'esperienza che trasforma alcune persone e lascia indifferenti altre? Cosa consiglieresti a un individuo che legge la Bibbia considerandola della buona letteratura, senza però riuscire a udire la voce di Dio levarsi dalle sue pagine?

Nel raccontare gli episodi che videro Gesù operare guarigioni miracolose, gli autori dei vangeli sottolinearono che il fattore determinante non fu la magia, bensì la fede. Le persone guarite furono stimolate a mettere in pratica la loro fede: «Vi sia fatto secondo la vostra fede» (Mt 9:29), diceva Gesù. Ma non sempre esperienze straordinarie che recano l'inconfondibile marchio dell'intervento divino producono la fede. La verità è che molte persone trovano il modo di spiegare altrimenti tali interventi.

 

Luca 16:30,31. Quale elemento importante possiamo trarre da questi due versetti?

 

La nostra fede sarà rinsaldata nell'ammirare Dio che opera nella nostra vita e in quella degli altri, ma spesso precederà l'intervento diretto del Signore nei nostri confronti. La fede si aspetta che Dio mostri la sua mano; egli ha promesso che agirà servendosi di noi se avremo fede in lui; dobbiamo soltanto prenderlo in parola.

 

In che senso i passi di Romani 1:17, Galati 5:6, Giacomo 2:17 e 1 Giovanni 5:4,5 riflettono i vari aspetti di questo «vivere per fede»?

 

Qual è invece il tragico esito legato all'assenza di fede? Romani 11:20; Ebrei 3:19

 

Il contesto di Romani 11:20 evidenzia come Paolo stesse parlando degli antichi ebrei, i quali avevano ricevuto la promessa della salvezza mediante un patto con Dio. Avevano potuto sperimentare come la fede regali abbondante vita in Cristo a chiunque la pratichi, ma la loro storia e il loro fallimento ci ricordano senza equivoci che «senza fede è impossibile piacergli» (Eb 11:6).

 

Sebbene la fede sia un dono, quali sono alcune valide ragioni per possederla? Ma soprattutto, come puoi rinvigorirla? Qual è invece il modo più sicuro per perderla?

La fede crescerà se, a contatto con i dubbi e gli ostacoli, proseguiremo il nostro cammino, proclamando le promesse divine indipendentemente dal nostro stato d'animo di un determinato momento o da eventuali circostanze ostili. La fede è più di un sentimento; è un principio che trascende la volubilità delle emozioni umane. Fede significa fare quello che il Signore ci chiede, anche se non ne abbiamo voglia. Crescendo nella grazia e nella conoscenza di Gesù Cristo, perfezioneremo ciascun privilegio e opportunità atti a conoscere sempre meglio la vita e il carattere di Cristo; vale a dire, tutto quanto è possibile per maturare nella grazia e nella fede.

Conoscendo sempre meglio Gesù, la fede aumenterà; la cosa è possibile riflettendo profondamente sulla sua vita e il suo amore. Non c'è modo peggiore per disonorare Dio che professarsi suoi discepoli e mantenersi distanti da lui.

 

Quale sfida propose Pietro ai credenti? 2 Pietro 3:18

 

Come rispose la chiesa di Tessalonica a quella sfida? 2 Tessalonicesi 1:3

 

In che misura lo «scudo della fede» ti aiuta a crescere spiritualmente? Qual è il legame tra fede e il resto dell'«armatura divina», secondo la descrizione di Efesini 6:10-18?

 

Lo scopo del cristiano è diventare «maturo» nella fede, un processo lungo tutta una vita. Se da un lato avvertiamo la benedizione della crescita e restiamo «fermi nella fede» (1 Cor 6:13), dall'altro può capitare talvolta che ci domandiamo come mai altri restino ancora «deboli» (Rm 14:1).

Spesso dimentichiamo che, più o meno, ciascuno di noi ha impiegato un lasso di tempo considerevole prima di raggiungere spiritualmente la condizione presente. Ma quale che sia la nostra reazione, evitiamo in assoluto che sia caratterizzata dall'orgoglio e dal giudizio (1 Cor 10:12). Dio è colui il quale fa germogliare ogni seme di fede e a lui deve essere riconosciuto ogni merito relativo all'eventuale crescita nella nostra esperienza spirituale.

Tuttavia, se questa è una verità da non disconoscere, è altrettanto vero che con le nostre scelte personali possiamo contribuire a creare il contesto più adatto per la crescita stessa.

 

Quali sono quei luoghi che frequenti o quegli spettacoli che guardi che possono avere un impatto negativo sulla tua fede? Sei disponibile a rinunciarvi? La risposta svelerà quanto sia realmente importante per te la tua fede.

Le dottrine sono importanti. Chi dice di credere in Dio avrà il desiderio di sapere di più sulla sua persona e sarà ansioso di recepire quello che ci ha rivelato. È naturale l'esigenza di voler creare una struttura articolata inerente le nostre convinzioni sul Creatore e sul suo rapporto con noi, e avere la certezza di conoscere la sua volontà. Ma anche se siamo convinti che le dottrine della nostra chiesa siano vere, la nostra fede deve essere ancorata a Gesù.

Le dottrine in sé non rappresentano un fine, però ci aiutano a comprendere meglio Gesù e quello che ha fatto per noi. In un certo senso, il ruolo delle dottrine nella fede cristiana può essere paragonato a quello della grammatica. Riusciamo a comunicare attraverso il linguaggio solo perché esiste una forma grammaticale nelle parole che pronunciamo e scriviamo. Così, diamo una struttura al contenuto della nostra fede per mezzo delle dottrine. Anselmo, un teologo di epoca medievale, pronunciò il famoso detto secondo cui la teologia sarebbe la fede che cerca di capire se stessa.

 

Che cosa ci dice il Nuovo Testamento circa l'importanza rivestita dalla sana dottrina? 1 Timoteo 4.16; Tito 2:1

 

La sana dottrina è essenziale, ma la dottrina e la teologia che rimangono teoria inerme non possono salvare nessuno. Si può essere un teologo senza essere credente; la fede non consiste nel possedere un certo numero di convinzioni biblicamente corrette, ma significa fiducia nella Persona di cui parlano tali dottrine.

 

In che modo la salvezza in questa e nell'altra vita sono legate alla fede nella Sorgente della vita? Giovanni 3:36; 6:35

 

Qual è la convinzione di base sulla quale è stata edificata la chiesa? Matteo 16:13-19

 

I versetti di Matteo 16 sono stati spesso usati per provare che l'apostolo Pietro deve essere considerato il fondatore della chiesa cristiana. Un'idea che non trova alcun riscontro nella Bibbia, al contrario: Cristo è la «pietra angolare» sulla quale è edificata la chiesa (1 Pt 2:4-8) ed è la fede in questa pietra - l'incrollabile convinzione che Gesù, il figlio di Dio, sia il nostro Salvatore - a far della chiesa quello che è, cioè non un'istituzione umana ma la chiesa di Dio.

 

Qualcuno dice: «Io credo in Gesù, negli insegnamenti, eppure a volte non posso fare a meno di avere dubbi». Quale aiuto e consiglio forniresti a questa persona?

«Pietro esorta i fratelli in fede: "… Crescete sempre più nella grazia e nella conoscenza di Gesù Cristo" (2 Pt 3:18). Quando il popolo di Dio "cresce nella grazia" comprende ancora meglio la Parola di Dio. Come si è già verificato nel passato e sempre avverrà in futuro, e come la storia della chiesa dimostra, il popolo di Dio scorge nelle sacre verità nuove conoscenze…

Tramite la fede possiamo proiettarci nel futuro ed essere sicuri che, come ha promesso il Signore, se vivremo in comunione con colui che è la fonte di ogni conoscenza, l'intelletto e tutte le altre facoltà si svilupperanno. Rallegriamoci al pensiero che Dio desidera renderci comprensibile tutto ciò che ci crea perplessità» - SC, pp. 112,113 [97].

 

Domande per la discussione

1. Ebrei 11 offre una galleria di eroi della fede. Notate le debolezze di carattere e di azione dimostrate da ciascuno di loro. Quali incoraggiamenti sai trarre dai loro errori e peccati nel momento in cui hai la tentazione di rinunciare alla fede per via dei tuoi propri sbagli e delle tue imperfezioni?

2. Molti di noi hanno attraversato una fase di fede critica e sono usciti rinnovati da questa esperienza. Nel caso ci sia passato anche tu, in che modo sei uscito dalla crisi? Cosa puoi fare quando ti accorgi che qualche membro della tua famiglia o della comunità attraversa una fase analoga?

3. Che cosa mette a repentaglio la tua fede? Sono situazioni di natura intellettuale, oppure legate all'ambiente nel quale vivi e lavori? O magari dipende dalle relazioni interpersonali? Perché è importante affrontare queste sfide a viso aperto?

4. Non ti serve la fede per credere in ciò che puoi dimostrare; ne hai bisogno per credere a ciò che non sei in grado di provare. Perché è importante rendersi conto che ci saranno sempre delle cose che non riusciremo a comprendere?

 

In sintesi

La fede è esperienza, ha a che vedere con la certezza e con la fiducia. La Bibbia gioca un ruolo importante nel destare, rinvigorire e stabilizzare la fede; ma la fede non significa semplicemente credere; è un principio che regola il nostro stile di vita davanti a Dio e al prossimo.

FONTE: http://avventisti.it/sito/bibbia_dettagli.asp?id=426