quinta-feira, 30 de abril de 2009

5. LA RIVELAZIONE

25/04/2009

5. LA RIVELAZIONE

25 aprile - 1 maggio

Letture: Esodo 7:1-6; Salmi 19:1-4; Romani 1:18-20; 2 Timoteo 3:14-16; Ebrei 1:1-3

 

«Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato l'universo» Ebrei 1:1,2

 

Per alcuni, Dio rappresenta un potere distante che in un tempo remoto ha dato l'impulso al mondo, ma che non interferisce più con gli eventi del pianeta. Non si tratta certo del Dio descritto nella Bibbia, il quale dimostra profusamente di essere un Dio d'amore, il Creatore che continua ad avere un profondo interesse per le sorti delle sue creature. Egli è il Dio del patto, che cerca di stabilire un legame con gli esseri fatti a sua immagine.

Questo Dio è un grande comunicatore e le parole umane non riescono a spiegare esaurientemente chi e che cosa sia, ma il dato che egli parli costantemente al suo popolo è estremamente significativo. Appena creato Adamo, Dio gli parlò; subito dopo che il primo abitante della terra ebbe peccato lo chiamò a lui e gli disse: «Dove sei?» (Gn 3:9). E da allora Dio ha sempre comunicato con gli uomini, in svariati modi (Eb 1:1). Anche l'ultima pagina della Scrittura conferma quanto appena detto, nell'appello divino: «Lo Spirito e la sposa dicono: "Vieni"» (Ap 22:17).

Questa settimana analizzeremo i diversi modi scelti dal Signore per comunicare con noi oggi.

 

Uno sguardo alla settimana

Il Dio che parlò al mondo si rivolge a tutti coloro che vogliono ascoltarlo.

Salmo 19:1-4, Romani 1:18-20. Sono due tra i testi più citati quando è in discussione il concetto di rivelazione divina attraverso la natura. Riassumi brevemente l'insegnamento di questi versetti.

«Dio ci ha posti in mezzo a uno scenario naturale magnifico per suscitare il nostro interesse. Egli vuole che associamo le meraviglie del creato al suo carattere. Se studiamo con cura il libro della natura avremo la possibilità di contemplare la potenza e l'amore infiniti di Dio» - AH, p. 144 [55].

Chi crede nella Bibbia troverà conferma della convinzione che ammirando il cielo stellato o gli alberi maestosi di una foresta, ma anche il tramonto del sole dietro le cime innevate dei monti, osserva l'opera di un creatore potente e pieno d'amore. Quando guarderà un'aquila in volo, apprezzerà la vista di un tulipano, o si meraviglierà davanti alla complessità del corpo umano, avrà le prove delle qualità di un Dio invisibile e concorderà sul fatto che la natura proclami la gloria di Dio.

Ma i passi biblici ci fanno fare un ulteriore salto in avanti; secondo quanto affermano, anche un non credente, osservando la natura, riuscirà a intravedere la potenza divina che ha progettato e realizzato tutto ciò. Nel mondo attuale, non sono poche le persone che chiudono gli occhi davanti a questo aspetto; permeate dal pensiero evoluzionistico, cercano di spiegare tutto ciò che esiste in termini di casualità e necessità. Ma, progressivamente, gli studiosi stanno ammettendo che è talmente evidente la presenza di un disegno intelligente che può essere ignorata solamente da chi rifiuta ottusamente di vederla.

 

Qual è la spiegazione più logica e ragionevole per la bellezza e la complessità della vita? Il caso o una creazione pianificata e densa di significato?

Salmo 19:1-4, Romani 1:18-20. Fino a che punto Dio viene rivelato nella natura? Quali sono le cose riguardanti il Creatore che la natura non ci svela? Quali sono gli altri aspetti a noi noti di Dio che non si possono cogliere ammirando le glorie del creato?

La «coscienza» viene talvolta definita la facoltà, o il principio intrinseco, che ci aiuta a decidere tra il bene e il male. Anche chi non crede in Dio generalmente ha in qualche modo l'acume di saper distinguere ciò che è moralmente accettabile da ciò che va rifiutato (Rm 2:14,15).

Il cristiano crede che Dio sia il legislatore supremo e che abbia posto nell'uomo una coscienza, anche se il peccato ha poi reso meno efficace questo strumento donatoci dal Signore per fare delle scelte eticamente corrette. Nella maggior parte delle traduzioni bibliche non troviamo la parolacoscienza nell'Antico Testamento, mentre ricorre spesso nel Nuovo. Che il termine compaia o meno, il concetto è presente oltre ogni ragionevole dubbio in tutta la Scrittura.

 

Pensa ad alcuni episodi biblici dove è evidente l'impatto della coscienza nella vita delle persone(per es., Genesi 42:18-23, Matteo 27:3-5, Giovanni 8:1-9, Daniele 5)

 

Per quanto importante, la nostra coscienza non è sempre completamente affidabile. Osserviamo infatti che individui coscienziosi spesso giungono a conclusioni molto diverse sull'opportunità di agire in circostanze particolari.

Paolo ne era ben consapevole, come dimostra la sua acuta affermazione di 1 Corinzi 4:4: «Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore».

Lo stesso apostolo avverte però che si può anche fare resistenza all'influsso della nostra coscienza; per certe persone, infatti, è come se fosse marchiata a ferro caldo (1 Tm 4:2) o contaminata (Tt 1:15). Esistono però anche dei sistemi per riuscire ad affinarla, per esempio rimanendo in costante sintonia con Dio con la lettura regolare della sua Parola e una comunione frequente con lui mediante la preghiera. Questo tipo di atteggiamento ci renderà più sensibili alla voce dello Spirito, che può parlarci attraverso la nostra coscienza.

 

In che modo giungi a prendere decisioni importanti dal punto di vista morale? Ascolti la tua coscienza? Come fare a essere certo che quella vocina proveniente dal tuo intimo non sia cancellata da altre voci presenti dentro e intorno a te? Come sapere se è il caso o meno di fidarsi della propria coscienza? Qual è l'ultima volta che ti sei lasciato guidare dalla tua coscienza e ti sei ritrovato ad aver fatto una scelta eticamente sbagliata?

Diverse persone hanno una concezione molto limitata del dono di profezia, che viene visto essenzialmente in termini di predizione, mentre i profeti sarebbero coloro i quali hanno dato il loro nome a un certo numero di libri della Bibbia. Le cose non stanno così; il Signore si è servito dei profeti affidando loro un raggio d'azione molto più ampio di quello che si potrebbe credere. E la profezia non consiste esclusivamente nell'annunciare degli eventi futuri, ha un significato ben più vasto.

 

In che misura la relazione tra Mosè e suo fratello Aaronne illustra il significato chiave della parola profeta? Esodo 7:1-6

 

Questi passi evidenziano la vera opera di un profeta. Mosè, considerato egli stesso un grande profeta (Dt 34:10-12), era assistito dal fratello, che faceva da portavoce. «Mosè è come Dio per Aaronne, il quale è un profeta per il faraone. L'idea manifesta è che i profeti non confezionano con le proprie mani i loro discorsi ma semplicemente riferiscono quanto hanno udito da Dio» - Jon Dybdahl, The Abundanto Life Bible Amplifier: Exodus, Pacific Press® Publishing Association, Boise, Idaho, 1994, p. 80.

Un profeta è un uomo o una donna che parla per conto di Dio, le cui parole hanno autorità perché il messaggio proviene dal Signore, anche se il profeta può scegliere il linguaggio per veicolare tale messaggio. Il Signore si è affidato piuttosto regolarmente a questo modo di comunicare, come sottolineò Amos quando disse: «Poiché il Signore, Dio, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti» (Am 3:7).

 

Cosa dice la Scrittura a proposito della continuità del dono di profezia oltre l'epoca dell'Antico Testamento? Osserva i seguenti esempi tratti dal Nuovo Testamento. Quali sono le tue conclusioni?

 

1. Profeti citati per nome (Lc 1:67; 2:36; At 13:1)

2. Dono durevole (1 Cor 12:28; 14:1-5)

3. Falsi profeti (2 Pt 2:1; Ap 2:20)

4. Una caratteristica della chiesa del rimanente (Ap 12:17; 19:10)

 

Quale influsso hanno determinato nella tua vita gli scritti di Ellen G. White (che possedeva il dono di profezia)? In che modo ti ha parlato il Signore attraverso il suo ministero? Cosa potresti fare per avere miglior giovamento dalle benedizioni di questo dono?

Molte delle cose che Dio ha rivelato in passato per mezzo dei suoi profeti non sono state tramandate e non se ne trova traccia nella Bibbia. Ma alcune di quelle rivelazioni, ricevute da poche decine di persone in un lasso di tempo di circa 1.500 anni, sono state messe per iscritto. La compilazione di questi testi è la nostra Bibbia. Gesù e i suoi contemporanei dettero grande valore a quei libri che oggi chiamiamo Antico Testamento. La Scrittura ora comprende anche i vangeli e altri libri apostolici che risalgono alle origini della chiesa cristiana.

 

Paolo lodò Timoteo per la sua diligente lettura della Parola di Dio che, disse, è capace di dare la saggezza che porta alla salvezza. In questo contesto, come descrive l'apostolo ulteriormente l'influsso della Parola scritta di Dio? 2 Timoteo 3:14-16

 

«Mentre contempliamo le grandi cose della Parola di Dio, guardiamo dentro a una fontana che si allarga e diventa sempre più profonda sotto il nostro sguardo fisso. La sua larghezza e la sua profondità vanno oltre la nostra conoscenza; mentre la rimiriamo, la visione si amplia; si stende davanti ai nostri occhi e contempliamo un mare senza confini e senza riva. Tale studio ha un potere rivitalizzante, la mente e il cuore acquisiscono nuova energia, nuova vita. Questa esperienza è la prova suprema dall'autorità divina della Bibbia. Riceviamo la Parola di Dio come fosse cibo per l'anima, analogamente al pane che riceviamo quale nutrimento per il nostro corpo» -MLT, p. 26.

La vendita di Bibbie oggi ha numeri superiori a quelli di qualsiasi altra epoca. In commercio continuano ad apparire nuove versioni pensate per gruppi di riferimento ben precisi; ce ne solo alcune che sono più accessibili ai neofiti, e altre che invece meglio si prestano a un uso liturgico. Si tratta sicuramente di un dato positivo, ma che non coincide necessariamente con una più diffusa lettura della stessa. Ci sono infatti indicatori secondo i quali nel mondo cristiano, avventisti compresi, lo studio della Bibbia sarebbe in declino. Oggi, molti non conoscono la propria Bibbia approfonditamente come accadeva invece nella generazione che ci ha preceduto. Ma ci assumiamo un rischio eterno se decidiamo di ignorare la Parola di Dio, che ha il potere di parlarci sempre come fosse una novità ogni volta che l'apriamo.

 

Quanto tempo hai dedicato la settimana scorsa alla lettura della Bibbia? E il mese passato? La lettura della Bibbia ha un ruolo di spicco nella tua agenda quotidiana? Paragona il tempo passato a guardate la televisione con quello dedicato alla lettura della Bibbia. È arrivato il momento di fare dei cambiamenti?

 

Ricevere regolarmente delle lettere da una persona può essere in prospettiva un percorso per conoscere più intimamente quell'individuo. Se riceviamo anche una foto, ci sarà svelata un'altra dimensione di quella persona. Ma non potremo mai dire di conoscerla davvero fino a quando non avremo passato del tempo faccia a faccia.

Per colpa del peccato, Dio non ha più potuto essere unito a noi come accadeva con Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden. Nonostante abbia comunicato con l'uomo in vari modi, tutti efficaci, voleva donarci un quadro più completo di se stesso. E ha trovato il modo di farlo attraverso Gesù.

 

In che modo Dio ci ha messo a disposizione questa piena rivelazione di se stesso? Giovanni 1:1,2; 14:9; Ebrei 1:1-3

 

L'analisi precisa delle parole di Giovanni 1:1 è importante: Giovanni non dice che Dio ha mostrato se stesso nella carne, o è apparso in carne; piuttosto, afferma che Gesù è diventato carne in un momento definito della storia. Egli è sceso dall'alto ed è diventato come un uomo, ossia si è rivestito della nostra umanità. Il fatto che Gesù Cristo, nostro Signore, il figlio eterno di Dio, si sia fatto uomo per la nostra salvezza resta probabilmente il dogma per eccellenza della fede cristiana, basilare per ogni denominazione.

 

Qual è la relazione tra la rivelazione di Dio nella Scrittura e quella in Gesù Cristo? Giovanni 5:36-40

 

Qualcuno concepisce lo studio della Bibbia come un fine. In realtà, esistono molti studiosi biblici estremamente dotati che non credono affatto in Dio. Ma leggere il testo sacro senza cercare di conoscere il Signore in esso rivelato, equivale a sperare che la lettura di una ricetta sazi lo stomaco.

Gesù Cristo è il nucleo centrale della Scrittura; la Bibbia parla di lui, di quello che ci ha rivelato in merito alla natura e al carattere di Dio. La Parola non ci salva, ma è la fonte autorevole della verità che rimanda all'unico in gradi di farlo, Gesù di Nazaret.

 

Un conto è leggere la Bibbia, un altro è conoscerla; e un altro ancora recitare versetti a memoria. Conosci il Signore in essa rivelato? In che modo si può leggere la Bibbia e allontanarsi da una conoscenza più approfondita di Dio?

«Sono molti i canali di cui Dio si serve per rivelarsi all'uomo e per indurlo a mettersi in contatto con lui. La natura è uno di questi; essa ci invia continuamente messaggi d'amore e di gloria che ogni persona sensibile sa scorgere. Il verde dei campi, i grandi alberi, le gemme e i fiori, le nuvole leggere, la pioggia, il gorgoglio dei ruscelli, le bellezze dell'universo parlano al nostro cuore e ci invitano a riconoscere colui che ha creato tutte queste meraviglie» SC, p. 85 [75].

 

Domande per la discussione

1. Fino a che punto la natura ci aiuta a scoprire Dio? Ci insegna qualcosa sul Signore della Bibbia, oppure semplicemente ci convince che deve esserci qualcosa o qualcuno dietro essa?

2. Discutere nella classe l'importanza di seguire la propria coscienza. Parlare anche dei pericoli che la cosa comporta. In che modo possiamo aiutare altre persone a sapere se e quando possono fidarsi dei suggerimenti della loro coscienza?

3. Quale ruolo hanno la cultura e l'educazione nella formazione della coscienza? In che misura il tuo contesto culturale ha condizionato la tua idea di giusto e sbagliato? Come fare a superare i condizionamenti culturali quando è necessario, vale a dire quando ti insegnano qualcosa di palesemente contrario all'insegnamento della Parola di Dio?

4. Se il dono di profezia è un dono spirituale per la chiesa di Dio, dobbiamo aspettarci che svolga una parte importante nei nostri tempi e che magari il Signore susciti altri profeti, analogamente a quanto fatto con Ellen G. White più di un secolo fa?

 

In sintesi

Dio desidera comunicare con noi. Lo fa attraverso la natura e parlando alla nostra coscienza. Nel corso delle varie epoche si è servito dei profeti e ha reso il dono profetico sempre fruibile, anche alla chiesa presente. La Bibbia, Parola scritta del Signore, rimane la guida divina per eccellenza del nostro pellegrinaggio. La sua attenzione è tutta rivolta a mostrare quello che Dio ha fatto per noi, in particolare con la sua sublime comparsa in questo mondo nella persona del Figlio, cosa testimoniata da tutta la Scrittura.

 

FONTE: http://avventisti.it/sito/bibbia_dettagli.asp?id=429

Урок 5. Откровение - (Римлянам 1, Евреям 1 и 4, Иоанна 16)

Урок 5. Откровение - (Римлянам 1, Евреям 1 и 4, Иоанна 16)

 

Введение: Разве можно считать разумным то, что нечто такое сложное, как Вселенная, или даже такое сложное, как вы, появились случайно? Не правда ли, проще поверить в то, что машину «Волга» собирают шимпанзе, чем в то, что Вселенная появилась случайно? Более разумными вопросами можно считать следующие: Какой у нас есть Бог? Решил ли Он поговорить с людьми и рассказать им о Себе? Как мы можем найти Его вест? Давайте погрузимся в наше исследование Библии и посмотрим, какой ответ она даст на все эти вопросы!

 

I. Некоторые вещи просто очевидны!

            A. Прочитайте Римлянам 1:18-19. Когда текст начинается со слов «гнев Божий» я невольно пригибаюсь! Серьезно, почему тут Бог гневается? (Бог рассержена на тех, которые прячут Его истину. Павел мог бы упомянуть об одной из двух вещей: 1) Нечестивцы отрицают Бога потому, что их злые дела склоняют их скрывать истину о боге. Или 2) Те, кто отрицает существование Бога, делают это, потому что они злы.)

            Б. Прочитайте Рим. 1:20. Почему нечестивцы так явно неправы относительно Бога? (Существование Бога очевидно, исходя из того, что Он сотворил.)

                               1. Согласитесь ли вы с тем, что творение открывает Бога? (В прошедшую субботу я смотрел замечательный фильм, касающийся этой самой темы. Фильм называется «Как велик наш Бог», ведущий Луис Гиглио. Некоторые части вы сможете найти на YouTube (www.youtube.com/watch?v=_82lZ2PpYQE&feature=related).

                        2. Заметьте, что Павел также говорит «поэтому неверующим нет извинения» (Современный перевод, Международное Библейское Общество). Извинения за что? Веры в Бога или веры в то, что у Бога есть весть для нас? (Слова Павла относительно Божьего творения оспаривают то, что природа передает нам какую-либо другую весть.)

            В. Прочитайте Рим. 1:21-23. Какова первая моральная истина, которую мы можем узнать из творения? (То, что если есть Творец Бог, мы должны прославлять Его и благодарить за творение. Из этого логически следует то, что мы не должны поклоняться изображению чего-то сотворенного, но вместо этого Самому Творцу.)

            Г. Давайте пропустим несколько текстов рассуждений Павла, чтобы увидеть, как он дальше развивает эту идею. Прочитайте Рим. 1:26-27. Что имеет в виду Павел под «естественным употреблением»? (То, что предполагается природой, как мы были сотворены.)

                        1. Чему творение может научить нас о том, что гомосексуальные отношения неверны? (Я слушал пылкие просьбы пожертвовать деньги на то, чтобы улучшить природу, чтобы северные медведи не вымерли. Я могу логически предположить, что одним из «природных» предложений полярным медведям состояло бы в том, чтобы они избегали гомосексуальности. Конечно, собирающие средства ни о чем подобном и не думали. Но, я верю в то, что вы поняли о чем говорит Павел в «естественных употреблениях».)

 

II. Ораторы!

            А. Прочитайте Евр. 1:1. Как, согласно этого текста, Бог общается с людьми? (Через пророков.)

                        1. Заметьте переход. Павел говорит о том, что нам надо смотреть вокруг и искать вести от Бога. В послании Евреям рассказывает нам, что Бог говорит через пророков. Аргумент о творении очевиден. Какие очевидные причины у нас есть, чтобы верить пророкам и в то, что они действительно говорят от Бога? (Две причины. Первая, если творение является доказательством существования Творца, не правда ли, логично, что Творец захочет связаться с нами? Второе, вести пророков согласуются друг с другом. Если брать во внимание самозванцев, которые заявляли, что пришли от Бога, то можно предположить, что у них будет столько же вестей, что и их. Согласованность вести предполагает единый источник.)

            Б. Прочитайте Евр. 1:2-3. Почему мы должны верить в то, что Иисус – Бог? (Первое, Иисус заявлял, что Он – Бог (Мф. 26:63-64; Ин. 12:44-46). Второе, Его воскрешение было непохоже на действие человека или другой какой-то личности. Это явно Божье деяние.)

                        1. Какую весть от Бога мы получили через Иисуса? (Иисус говорит, что если мы знаем Его, то знаем и Отца. Ин. 8:19. Если изучать жизнь, мы поймем природу Бога.)

 

III. Искать!

            А. Прочитайте Евр. 4:12-13. Сколько из вас может описать Библию, как «живую и действенную», а не «пылесборником»?

                        1. Заметьте «судит помышления и намерения сердечные». Наша тема сосредоточена на вопросе открывает ли нам Бог что-то о Себе. Какую роль предоставляется здесь Библии в откровении? (У всех из нас есть мысли и намерения о том, как нам стоит жить и относиться к другим. Библия проверяет эти мысли и намерения соотнося их с Божьими стандартами поведения.)

                        2. Вы когда-нибудь говорили: «Я хочу, чтобы Бог открыл мне Свою волю» на что-то интересующее вас в данный момент?

                                   а) Если ответ «да», искали ли вы в Библии то, что Бог говорит по этому вопросу? Если нет, а действительно ли вы хотели узнать Божью волю?

            Б. Прочитайте 2 Тим. 3:16-17. Кто является источником Библии? (Бог.)

                        1. Какую роль может играть Библия в раскрытии Божьей воли относительно вашей жизни? (Фраза «для научения, для обличения, для исправления, для наставления…», как мне кажется, покрывает все жизненные аспекты.)

 

IV. Слушать!

            А. Прочитайте Ин. 16:7-9. Кто такой «Утешитель»? (Дух Святой.)

                        1. Беспокоят ли Ивана Михайловича (того, кто не верит в Бога) его грехи? (Отметьте то, что в 9-ом тексте говорится, что Дух Святой даже атеистов обличает о грехе! (Или, по крайней мере тех, кто не верит в Иисуса.))

            Б. Прочитайте Ин. 16:10-11. Были ли вы обличаемы в прошлом за ваши грехи? Было ли у вас чувство вины в прошлом о том, что вам что-то надо делать с грехами?

                        1. Если вы ответили «да» на один из этих вопросов, не является ли это еще одним доказательством того, что Бог существует и, что Он активно вовлечен в общение с людьми?

                        2. Еще одна проблема встает перед эволюционистами. Почему у нас в процессе эволюции выработалась совесть? Почему эта «куча мяса», которая контролирует функции тела должна была иметь какие-либо другие мысли кроме тех, которые касаются выживания?

                                   А) В чем источник нашей совести? Если это не появилось в результате эволюции, тогда это должно отражать силы вне человека, не правда ли?

            В. Прочитайте 1 Тим. 4:1-4. Может ли у нас быть сожженная совесть? Совесть, которая бы отговаривала нас делать то, что приемлемо для нас?

                        1. Как можно отличить наши собственные мысли от слов Духа Святого, обращенных к нам?

                        2. Как можно нам отличить слова «духов обольстителей и учения бесовские» от Духа Святого, говорящего нам?

            Г. Прочитайте Мф. 12:31-32. Что такое хула на Духа Святого? Есть ли в этом нечто то, что смешивает вести Духа Святого с нашими собственными мыслями и представлениями или демоническими искушениями? (Чтобы разобраться в этом, надо рассмотреть контекст.)

            Д. Прочитайте Мф. 12:22-24. О чем Иисус говорит, когда ссылается на хулу на Духа Святого? (Иисус предупреждает тех, кто дела Духа Святого считает делами сатаны.)

                        1. Почему это непростительный грех? Почему сказать плохое относительно одной части Троицы хуже, чем другой?

            Е. Прочитайте 1 Цар. 3:12-14. Бог дает весть через Самуила первосвященнику Илие о его сыновьях. Не является ли это еще одним примером непростительного греха? Если так, то как много существует непростительных грехов? (Я думаю, что нет как таковых непростительных грехов. Вспомните то, что сыновья Илии отвечали за ту часть служения во святилище, которое относилось к прощению грехов. Они держались за рычаги процесса прощения грехов. И так как они нарушили процесс, они не могут быть прощены. Подобная же идея и с «огорчением» Духа Святого. Важной частью процесса прощения греха является наше сожаление о грехе. Поэтому, если мы отвергаем Духа Святого, мы нарушаем процесс прощения греха.)

            Ж. Прочитайте Тит. 1:15-16. Если вы повредили ваши совесть, не попадаете ли вы в место, где на практике, ваш грех не сможет быть прощен, потому что вы нарушили этот процесс?

            З. Убедившись в том, что мы можем нарушить деятельность Духа Святого, давайте вернемся к нерешенному нами вопросу относительно того, как мы можем отличить вести Духа Святого, приходящих через нашу совесть, от других вестей? (Снова прочитайте Ин. 16:15. Дух Святой берет Свою весть у Бога. Поэтому вести Духа Святого должны быть на одном уровне со всем остальным откровением Божьим – через Библию, истинных пророков и природу.)

            И. Какой ваш уровень готовности откликнуться на вести Духа Святого? Сможете ли вы их услышать ясно? Или эти вести приходят едва различимыми?

            К. Друг, у нас есть Бог, который желает передавать Свою волю нам. Будешь ли ты искать Его весть и приводить свою жизнь в согласие с ней? Будешь ли ты слушать Духа Святого и будешь ли ты открытым Его водительству?

 

V. На следующей неделе: Грех.

Перевод Дениса Н. Хохлова

 

FONTE: http://www.adventist.kz/ss/

Étude 05 - La révélation (Romains 1, Hébreux 1 & 4, Jean 16)

Étude 05 - La révélation (Romains 1, Hébreux 1 & 4, Jean 16)

 

Thème : La vie chrétienne

 

Copyright © 2009, Bruce N. Cameron, J.D. Toutes les références bibliques se réfèrent à la version Nouvelle Bible Second (NBS), 2002, sauf indication contraire. Des réponses suggérées sont placées entre parenthèses. Cette étude est publiée sur Internet à l'adresse http://www.etudesbibliques.net.

 

Introduction : Est-ce raisonnable de penser que quelque chose de très complexe, telle que l'univers ou telle que vous, soit apparue par accident ? N'est-il pas plus raisonnable de croire que les Jaguars (les voitures) sont construites par des chimpanzés (les animaux) plutôt que de croire que l'univers est apparu par hasard ? Les questions les plus raisonnables sont les suivantes : Quelle sorte de Dieu avons-nous ? A-t-il décidé de parler aux humains et de se dévoiler à eux ? Comment pouvons-nous trouver ses messages ? Ouvrons la Bible et découvrons ce qu'elle révèle à propos de ces questions !

 

I.         Certaines choses sont simplement évidentes !

 

1.      Lisez Romains 1:18-19. Lorsqu'un texte commence avec la "colère de Dieu", je baisse la tête involontairement ! Plus sérieusement, qu'est-ce qui rend Dieu en colère ici ? (Dieu est fâché contre ceux qui cachent sa vérité. Paul pourrait dire l'une des deux choses suivantes : (1) Les méchants renient Dieu parce que leurs actions tendent à cacher la vérité sur Dieu ; (2) Ceux qui renient l'existence de Dieu le font parce qu'ils sont mauvais.)

 

2.      Lisez Romains 1:20. Pourquoi les méchants se trompent-ils de façon si évidente sur Dieu ? (L'existence de Dieu est claire en considérant ce qu'il a créé.)

a.        Êtes-vous d'accord que la création révèle Dieu ? (Samedi dernier j'ai vu un très beau film sur ce sujet. Le narrateur est Louis Giglio et le film est intitulé "How Great is Our God" (Comme notre Dieu est grand). Vous pouvez trouver ici la première partie du film sur YouTube (en anglais) :http://www.youtube.com/watch?v=_82lZ2PpYQE&feature=related.

b.        Notez que Paul dit également que les humains sont "inexcusables". Inexcusables de quoi ? De croire en Dieu ou de croire que Dieu a un message pour nous ? (La référence de Paul à la "divinité" (nature divine) signifie que la nature communique un message moral.)

 

3.      Lisez Romains 1:21-23. Quelle est la première vérité morale que nous pouvons apprendre de la création ? (Dès lors qu'il y a un Dieu Créateur, nous devons lui rendre gloire et le remercier pour la création. En conséquence s'ajoute logiquement le fait que nous ne devons pas adorer une image ou quoi que ce soit qui a été créé, mais nous devons plutôt adorer le Créateur lui-même.)

 

4.      Sautons quelques versets dans l'argumentation de Paul et voyons comment il applique cette idée. Lisez Romains 1:26-27. Que veut dire Paul en parlant de "relations naturelles" ? (Ce qui est implicite par la nature dont nous avons été créés.)

a.        De quelle façon la nature nous enseigne-t-elle que la pratique homosexuelle est fausse ? (J'ai entendu un plaidoyer passionné pour obtenir de l'argent pour résoudre les problèmes d'environnement, afin que les ours polaires ne disparaissent pas. Je suppose, en toute logique, que l'une des "solutions environnementales" serait de dire aux ours polaires d'éviter l'homosexualité. Bien sûr, ceux qui réclamaient de l'argent n'avaient rien de tel à l'esprit. Mais je suppose que vous avez compris ce dont Paul veut dire en parlant de "relations naturelles".)

II.       Les porte-parole !

 

1.      Lisez Hébreux 1:1. Selon ce verset, comment Dieu communique-t-il aux humains ? (Par l'intermédiaire de ses prophètes.)

 

a.        Notez le changement ici. Paul nous dit de regarder autour de nous et de trouver les messages de Dieu. Le texte d'Hébreux nous dit que Dieu parle par l'intermédiaire des prophètes. L'argument de la création est évident. Quelle raison "évidente" avons-nous de croire que les prophètes parlaient réellement pour Dieu ? (Il y a deux éléments. Premièrement, si la création est la preuve d'un Créateur, n'est-il pas logique que le Créateur désire communiquer avec nous ? Deuxièmement, les messages des prophètes sont cohérents. Si un groupe d'égoïstes au cours des siècles avait revendiqué à tort de parler pour Dieu, il est aisé d'imaginer que nous aurions autant de messages différents que de messagers. Une cohérence entre les messages suggère une source commune.)

2.      Lisez Hébreux 1:2-3. Pour quelle raison devrions-nous croire que Jésus est Dieu ? (Premièrement, Jésus a revendiqué être Dieu (Matthieu 26:63-64 ; Jean 12:44-46). Deuxièmement, sa résurrection ne ressemble à rien qui relève d'une autorité ou d'une puissance humaine. Il s'agit clairement de quelque chose de divin.)

a.        Quel message de Dieu recevons-nous de la part de Jésus ? (Jésus dit que si nous le connaissons, nous connaissons le Père (Jean 8:19). Si nous étudions la vie de Jésus, nous connaissons la nature de Dieu.)

 

III.    Regardez !

 

1.      Lisez Hébreux 4:12-13. Combien d'entre vous peuvent définir les Bibles de votre maison comme "vivantes et agissantes", par opposition à "accumulatrices de poussière" ?

a.        Notez l'expression "elle est juge des sentiments et des pensées du cœur". Notre sujet est de savoir si Dieu s'est révélé à nous. Selon ce texte, quel rôle joue la Bible dans la révélation ? (Chacun d'entre nous a des pensées et des attitudes sur la façon dont nous devrions vivre et traiter les autres. La Bible évalue ces pensées et attitudes selon la norme de conduite de Dieu.)

b.        N'avez-vous jamais dit "j'aimerais que Dieu me révèle sa volonté" pour savoir ce qui est le plus intéressant pour vous à un moment donné ?

 

i.        Si votre réponse est positive, avez-vous regardé dans la Bible ce que dit Dieu à ce sujet ? Si tel n'était pas le cas, vouliez-vous vraiment connaître la volonté de Dieu ?

 

2.      Lisez 2 Timothée 3:16-17. Quelle est la source de la Bible ? (Dieu.)

a.        Quel rôle peut jouer la Bible dans la révélation de la volonté de Dieu pour votre vie ? (La phrase "pour enseigner, pour réfuter, pour redresser, pour éduquer" semble couvrir tous les aspects de la vie.)

IV.     Écoutez !

 

1.      Lisez Jean 16:7-9. Qui est le "Défenseur" ? (L'Esprit saint.)

 

a.        Richard Dawkins (quelqu'un qui ne croit pas en Dieu) est-il préoccupé par ses péchés ? (Notez que le verset 9 dit que l'Esprit saint convainc de péché même les athées ! (Ou au moins ceux qui ne croient pas en Jésus).)

2.      Lisez Jean 16:10-11. Dans le passé, avez-vous déjà été convaincu de vos péchés ? Dans le passé, avez-vous déjà été convaincu de ce que vous deviez faire au sujet de vos péchés ?

a.        Si vous répondez par l'affirmative à l'une de ces questions, s'agit-il d'une preuve additionnelle que Dieu existe est qu'il est activement impliqué dans la communication aux humains ?

 

b.        Voici un nouveau problème pour les évolutionnistes. Pourquoi développerions-nous une conscience ? Pourquoi ce "morceau de viande" qui contrôle les fonctions du corps aurait-il des pensées plus développées que ce qui est nécessaire pour survivre ?

 

i.        Quelle est la source de notre conscience ? Si elle n'est pas le fruit d'une évolution, alors elle doit refléter une puissance au-delà de l'humain, n'est-ce pas ?

3.      Lisez 1 Timothée 4:1-4. Pouvons-nous avoir une conscience mal formée ? Une conscience qui nous dit de ne pas faire certaines choses qu'il est tout à fait acceptable de faire ?

a.        Comment pouvons-nous faire la distinction entre nos propres pensées et l'Esprit saint qui nous parle ?

 

b.        Comment pouvons-nous faire la distinction entre d'un côté "les esprits d'égarements et les enseignements de démons" et d'un autre côté l'Esprit saint qui nous parle ?

 

4.      Lisez Matthieu 12:31-32. Qu'est-ce que le blasphème contre l'Esprit saint ? A-t-il une quelconque relation avec le fait de confondre le message de l'Esprit saint avec notre propre pensée ou avec une tentation démoniaque ? (Pour aider à répondre à cette question, nous devons regarder au contexte.)

5.      Lisez Matthieu 12:22-24. À quoi Jésus faisait-il référence en mentionnant le fait de parler contre l'Esprit saint ? (Jésus met en garde ceux qui attribuent l'œuvre de l'Esprit saint à l'œuvre de Satan.)

a.        Pourquoi cela serait-il un péché impardonnable ? Pourquoi le fait de dire des choses négatives sur l'une des personnes de la Trinité serait-il pire que de dire des choses négatives sur une autre personne de la Trinité ?

 

6.      Lisez 1 Samuel 3:12-14. Dieu donne par l'intermédiaire de Samuel un message au grand prêtre Éli au sujet de ses fils, les prêtres. S'agit-il d'un autre exemple de péché impardonnable ? Si tel est le cas, combien de péchés impardonnables existe-t-il ? (Je ne pense pas qu'il existe intrinsèquement des péchés impardonnables. Rappelez-vous que les fils d'Éli étaient en charge de la procédure du sanctuaire pour le pardon des péchés. Ils tenaient le levier du processus de pardon des péchés. Dès lors qu'ils avaient corrompu le processus, ils ne pouvaient pas être pardonnés. Il existe la même idée dans le fait "d'attrister" l'Esprit saint. Il s'agit d'une part essentielle du processus de pardon des péchés - il nous convainc du péché. Ainsi, si nous rejetons l'Esprit saint nous corrompons le processus pour le pardon des péchés.)

 

7.      Lisez Tite 1:15-16. Si vous corrompez votre conscience, vous trouvez-vous à un endroit où, d'une façon pratique, votre péché ne peut pas être pardonné parce que vous avez corrompu le processus ?

8.      Maintenant que nous avons établi que nous pouvons corrompre l'œuvre de l'Esprit saint, revenons à notre problème non résolu, à savoir la distinction entre les messages de l'Esprit saint à notre conscience et les autres messages. (Lisez à nouveau Jean 16:15. L'Esprit saint tient ses messages de Dieu. Ainsi, les messages de l'Esprit saint doivent être cohérents avec les autres messages révélés par Dieu - au travers de la Bible, des vrais prophètes et de la nature.)

9.      Quel est votre niveau de vigilance aux messages de l'Esprit saint ? Pouvez-vous les entendre clairement ? Ou alors, les messages sont-ils à peine discernables ?

 

10.  Cher ami, nous avons un Dieu qui veut nous communiquer sa volonté. Voulez-vous regarder à ses messages et y conformer votre vie ? Voulez-vous écouter l'Esprit saint et être ouvert à sa guidance ?

 

V.       La semaine prochaine : Le péché.

 

FONTE: http://www.etudesbibliques.net/index.php?option=com_content&view=article&id=394:etude-05-la-revelation-romains-1-hebreux-1-a-4-jean-16&catid=64:la-vie-chretienne&Itemid=18