terça-feira, 12 de agosto de 2008

Guida allo studio settimanale della Bibbia - Agenti di speranza

Guida allo studio settimanale della Bibbia

Agenti di speranza

Il regista svedese Ingmar Bergman, nel Settimo sigillo, racconta la storia di un cavaliere di nome Antonius Block che si inginocchia davanti a un confessionale pe

Guida allo studio settimanale della Bibbia

Agenti di speranza

Il regista svedese Ingmar Bergman, nel Settimo sigillo, racconta la storia di un cavaliere di nome Antonius Block che si inginocchia davanti a un confessionale per ammettere i propri peccati. Non si accorge, però, che sta parlando con la morte e non con un sacerdote. Block dichiara che non è alla ricerca della fede, di supposizioni, ma della conoscenza. «Voglio», dice, «che Dio stenda la sua mano verso di me, che si riveli e mi parli». La morte risponde che forse non c'è alcun Dio, che esiste solo il nulla. «Allora», replica Block, «la vita è un orrore ingiurioso. Nessuno può vivere con la prospettiva della morte, sapendo che alla fine resta solo il nulla». Milioni di individui oggi vivono sotto la minaccia del nonsenso. Senza la fede in Dio, non resta altra speranza che il mondo reale. Non c'è da meravigliarsi, dunque, se molti si concentrano sulle soddisfazioni che offre loro questa vita, cercando sollievo nel piacere e nelle svariate distrazioni offerte da questa società. La fede cristiana, che ci esorta a fissare lo sguardo «non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne» (2 Cor 4:18), è estranea a quei diversivi. Noi cristiani siamo gli agenti del Signore incaricati di portare la speranza a queste persone, di mostrare che esiste un Dio che li ama e che ha cura di loro; la nostra missione è quella di rivelare altresì che egli porrà fine a tutti gli orrori e ristabilirà definitivamente la giustizia. La Bibbia ci narra molti episodi che vedono protagonisti agenti di Dio. In questo trimestre analizzeremo da vicino alcuni di questi straordinari missionari; scopriremo chi erano e quello che fecero per cercare di far conoscere agli altri il Signore della salvezza. Ellen G. White racconta la storia di un uomo che stava per morire congelato mentre camminava nella neve profonda; stava per arrendersi quando udì i lamenti di un altro viandante a poca distanza da lui. Il suo primo impulso fu quello di soccorrere quella persona; quando lo trovò, iniziò a massaggiare i suoi arti congelati; poi lo mise in piedi e lo condusse a un approdo sicuro. E allora «gli balenò davanti agli occhi la realtà che nel salvare il suo vicino aveva salvato anche se stesso, rianimando quel sangue che stava gelandosi nelle sue vene» - 4T, p. 319. La chiesa è vitale se vive intensamente la missione in favore degli altri. La condivisione dell'amore di Dio arreca alla chiesa nuova linfa e fresche energie. La nostra preghiera è che queste lezioni ci stimolino a comunicare, con rinnovato impegno, l'amore di Dio ai nostri vicini e ai nostri amici. r ammettere i propri peccati. Non si accorge, però, che sta parlando con la morte e non con un sacerdote. Block dichiara che non è alla ricerca della fede, di supposizioni, ma della conoscenza. «Voglio», dice, «che Dio stenda la sua mano verso di me, che si riveli e mi parli». La morte risponde che forse non c'è alcun Dio, che esiste solo il nulla. «Allora», replica Block, «la vita è un orrore ingiurioso. Nessuno può vivere con la prospettiva della morte, sapendo che alla fine resta solo il nulla». Milioni di individui oggi vivono sotto la minaccia del nonsenso. Senza la fede in Dio, non resta altra speranza che il mondo reale. Non c'è da meravigliarsi, dunque, se molti si concentrano sulle soddisfazioni che offre loro questa vita, cercando sollievo nel piacere e nelle svariate distrazioni offerte da questa società. La fede cristiana, che ci esorta a fissare lo sguardo «non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne» (2 Cor 4:18), è estranea a quei diversivi. Noi cristiani siamo gli agenti del Signore incaricati di portare la speranza a queste persone, di mostrare che esiste un Dio che li ama e che ha cura di loro; la nostra missione è quella di rivelare altresì che egli porrà fine a tutti gli orrori e ristabilirà definitivamente la giustizia. La Bibbia ci narra molti episodi che vedono protagonisti agenti di Dio. In questo trimestre analizzeremo da vicino alcuni di questi straordinari missionari; scopriremo chi erano e quello che fecero per cercare di far conoscere agli altri il Signore della salvezza. Ellen G. White racconta la storia di un uomo che stava per morire congelato mentre camminava nella neve profonda; stava per arrendersi quando udì i lamenti di un altro viandante a poca distanza da lui. Il suo primo impulso fu quello di soccorrere quella persona; quando lo trovò, iniziò a massaggiare i suoi arti congelati; poi lo mise in piedi e lo condusse a un approdo sicuro. E allora «gli balenò davanti agli occhi la realtà che nel salvare il suo vicino aveva salvato anche se stesso, rianimando quel sangue che stava gelandosi nelle sue vene» - 4T, p. 319. La chiesa è vitale se vive intensamente la missione in favore degli altri. La condivisione dell'amore di Dio arreca alla chiesa nuova linfa e fresche energie. La nostra preghiera è che queste lezioni ci stimolino a comunicare, con rinnovato impegno, l'amore di Dio ai nostri vicini e ai nostri amici.


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