quarta-feira, 17 de fevereiro de 2010

8. la fedeltà

13/02/2010
8. la fedeltà
13 - 19 febbraio

 

Letture: Matteo 25:1-13; Luca 16:10; 1 Tessalonicesi 5:23,24; 2 Timoteo 3:1-5; Ebrei 11
 
«Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo» Galati 6:9
 
Il frutto dello Spirito definito «fedeltà» si riferisce a una risolutezza, una fermezza nel mantenere il proprio obiettivo, specialmente quando le cose sono difficili.
La fedeltà implica una tenace aderenza. Tra i sinonimi citiamo la lealtà, a indicare una devozione rigorosa; la costanza, che significa libertà dall'incertezza; devozione, che segnala una forte lealtà ai propri principi o scopi che non possono essere messi da parte; e la risolutezza, a sottolineare una determinazione incrollabile.
«Fede» e «fedeltà», per quanto strettamente legate, non sono la stessa cosa. La fede è quella forza indefinibile, dono di Dio, grazie alla quale riusciamo a credere in una realtà che pure resta invisibile. «Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono» (Eb 11:1).
La fedeltà, invece, è l'elaborazione di questo sistema di convinzione interiore. Quando abbiamo fede in Dio, agiamo fedelmente. Gesta di fedeltà sono una dimostrazione della nostra fede e rappresentano i fili che tengono legate le nostre convinzioni e il nostro modo di comportarsi.
«Signore, Dio degli eserciti, chi è potente come te, o Signore? La tua fedeltà si manifesta attorno a te» (Sal 89:8)
 
Come nel caso di ogni altro dono dello Spirito, è Dio il modello da studiare per esempi di fedeltà. Egli è fedele oggi come lo fu tremila miliardi di anni prima che creasse la terra; e sarà fedele da oggi a tremila miliardi di anni nel futuro esattamente come lo è stato quando ha stabilito le regole nel passato eterno. Niente lo dissuaderà o altererà il suo corso.
Osserviamo alcuni attributi della fedeltà divina:
u        La fedeltà di Dio ha un'estensione di ampia portata: «O Signore, la tua benevolenza giunge fino al cielo, la tua fedeltà fino alle nuvole» (Sal 36:5).
u        La fedeltà di Dio è certa: «Ma non gli ritirerò la mia grazia e non verrò meno alla mia fedeltà (Sal 89:33).
u        La fedeltà di Dio è grande: «Grande è la tua fedeltà!» (Lam 3:23).
u        La fedeltà di Dio è fondata nei cieli: «La tua bontà sussiste in eterno; nei cieli è fondata la tua fedeltà» (Sal 89:2).
 
Identificare le benedizioni derivanti dalla sua fedeltà:
 
1 Corinzi 10:13 _
 
1 Tessalonicesi 5:23,24 _
 
2 Tessalonicesi 3:3 _
 
Ebrei 10:23
 
Perché la fedeltà del Signore riveste tale importanza ai fini della vita cristiana? Sul piano quotidiano, quale delle benedizioni frutto della fedeltà divina ti è di grande aiuto?
Leggere Luca 18:8. Che cosa è implicito nella domanda di Gesù?
 
 
 
L'apostolo Paolo scrive che «gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo ingannati» (2 Tm 3:13).
La gente di oggi è uguale a quella che viveva ai tempi in cui Mosè scrisse il Pentateuco, o Paolo le sue epistole. Qualcuno potrebbe obiettare che la società attuale facilita il peccato, che ogni cosa lo incoraggia.
In altre parole, l'ambiente nel quale viviamo cresce ancora più soggetto al peccato e la nostra natura corrotta naturalmente ne viene condizionata.
L'egocentrismo viene costantemente propagandato, la pubblicità ci bombarda per convincerci che dobbiamo gratificare noi stessi: perché aspettare, astenersi, fare rinunce e sacrifici e non fare invece come fanno tutti? Slogan tipo: «Appaga i tuoi desideri, perché te lo meriti», o simili, sono sempre più frequenti.
 
Leggere 2 Timoteo 3:1-5. Qual è la prima caratteristica che traspare da questi versetti? In che modo oggi si manifesta così apertamente?
 
 
 
Se la nostra generazione non è certamente la prima a essere egoista, è vero però che detiene un primato unico in materia di egocentrismo. «Guarda ai numero uno», «Ama te stesso prima di ogni cosa», sono le parole d'ordine.
L'egocentrismo ha generato un altro fenomeno, l'irresponsabilità. Questa generazione potrebbe essere quella di cui è stato scritto: «C'è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. C'è una razza di gente che si crede pura, e non è lavata della sua sozzura» (Prv 30:11,12).
È come se tutto ciò che non va venisse addebitato a qualcun altro, il più delle volte ai genitori.
 
In che modo i media hanno contribuito all'infedeltà che è penetrata anche tra i membri di chiesa? Sii onesto con te stesso: come ha condizionato il tuo modo di pensare? Prova a fare un passo indietro e a domandarti: le cose che leggo, guardo e ascolto influenzano negativamente la mia fedeltà nei confronti di Dio?
Leggere Ebrei 11, elenco dei personaggi etichettati quali esempi di fedeltà. Scegline tre e scrivi in che modo si è manifestata la loro fedeltà, pur nel contesto di lotte, prove e tentazioni. I principi che emergono da questi episodi, pur tenendo conto delle diverse variabili, sono validi per noi come lo furono per quei personaggi?
 
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Sarebbe stato facile scoraggiarsi per qualcuno di quei personaggi. Pensiamo a Giuseppe nella prigione, o a Sara in attesa del figlio promesso, a Mosè tentato dalle ricchezze di un regno contrapposto alla condizione di «maltrattato con il popolo di Dio» (v. 25).
Talvolta consideriamo queste persone una sorta di supereroi, ma in realtà erano reali e limitati esattamente come noi, analogamente inclini al peccato, ai dubbi, alla paura e alle cadute. Malgrado le loro debolezze e i loro errori si mostrarono però fedeli, rappresentarono la fede che professavano e riuscirono a essere strumenti nelle mani di Dio per realizzare il suo piano.
 
Quali sono le cose che ostacolano il tuo desiderio di fedeltà? Inseriscile in due categorie:
a. Quelle per le quali non puoi far nulla.
 
 
 
b. Quelle che puoi eliminare dalla tua esistenza.
 
 
«Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi» Luca 16:10.
In che modo questo principio si è manifestato nella tua esperienza personale? In fondo, se non siamo fedeli nelle piccole cose, perché dovremmo esserlo in quelle più importanti?
 
 
 
«Il più grande bisogno del mondo è il bisogno di uomini che non si possono né comprare né vendere; uomini che sono leali e onesti fino nell'intimo del loro animo; uomini che non hanno paura di chiamare il peccato con il suo vero nome; uomini la cui coscienza è fedele al dovere come l'ago magnetico lo è al polo; uomini che stanno per la giustizia anche se dovessero crollare i cieli» - ED, p. 57 [36].
 
I seguenti termini sono alcuni degli ingredienti della fedeltà:
Affidabilità: significa che le persone possono contare su di te. Qual è l'ultima volta che qualcuno ti ha deluso? Ricordi come ti sei sentito? Se non sei una persona affidabile, che cosa dice questo a proposito del tuo carattere?
 
Onestà: l'onestà è sincerità. Significa che non mentirai, non ingannerai e non ruberai. L'onestà è una componente fondamentale per un carattere scrupoloso e deve svolgere un ruolo attivo in ogni giorno della nostra vita.
 
Integrità: l'integrità è come un codice d'onore. Chi è integro, avrà determinati valori in base ai quali si comporterà in un certo modo. Essere integro significa anche rispettare i valori e le convinzioni degli altri. Anch'essa è una componente essenziale del carattere.
 
Lealtà: la lealtà è devozione. Significa rimanere accanto a qualcuno anche nelle situazioni più difficili. La lealtà è una componente importante dell'amicizia, ma prevede anche che si agisca scorrettamente per un amico? Ha dei limiti? In che modo una dote positiva come la lealtà può spingere a degli eccessi?
 
In quali di queste categorie pensi di sapertela cavare meglio? Cosa devi cambiare nel tuo carattere per essere più fedele alle cose che sai essere giuste?
Esiste la possibilità di andare incontro a un'altra grande delusione? Non tanto fissando un'altra data per il ritorno di Gesù, ma sulla base di qualcosa di reale, anche se più sottile: per esempio, una minore enfasi sul suo ritorno, non fosse altro perché ci saremmo aspettati di vederlo già concretizzato.
 
Leggere Matteo 25:1-13. Tutte quelle che aspettavano lo sposo si addormentarono e quando finalmente egli arrivò ed esse si svegliarono, per cinque di loro ormai era troppo tardi. In che modo, nel ventunesimo secolo, possiamo correre anche noi lo stesso pericolo?
 
 
 
Leggere Matteo 24:44-50. Il servo malvagio cambia il suo modo di comportarsi quando si convince che il padrone non tornerà presto come si aspettava. Quale messaggio dobbiamo cogliere noi che abbiamo la sensazione di un ritardo del ritorno di Gesù?
 
 
 
Le cose non si sono realizzate così presto come ci saremmo attesi, ma noi traiamo consolazione nella promessa di Galati 6:9: «Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo».
La questione con la quale deve confrontarsi il popolo di Dio in questo XXI secolo non è «Dio, sarà fedele?», perché dobbiamo essere certi che egli è fedele a ogni sua promessa; la domanda da porci deve essere: «Sarò fedele fino alla fine?».
 
Per molti versi la risposta alla domanda che riguarda il futuro («Sarò fedele fino alla fine?»), si può trovare nel presente. Qual è la tendenza di fondo della tua vita spirituale oggi? Conservi un impegno quotidiano con il Signore, crescendo in grazia e fedeltà, oppure è una crescita molto lenta, centimetro dopo centimetro, più avvezza al mondo e ai suoi costumi?
«Ma i piani di Dio non conoscono né fretta né ritardi, come le stelle nelle loro ampie orbite. Dio, mediante il simbolo della fornace fumante e della fiamma di fuoco, aveva rivelato ad Abraamo che Israele sarebbe stato schiavo in Egitto e vi sarebbe rimasto quattrocento anni: "E dopo questo" aveva aggiunto "se ne partiranno con grandi ricchezze" (Gn 15:14). Tutta la potenza dell'orgoglioso impero faraonico si era scatenata inutilmente per impedire l'adempimento di questa profezia. "Al termine di quattrocentotrent'anni, proprio il giorno che finivano, tutte le schiere del Signore uscirono dal paese d'Egitto" (Es 12:41). Nello stesso modo, in cielo, era stata fissata l'ora della venuta di Cristo. Quando il grande orologio segnò quell'ora, Gesù nacque a Betlemme» - DA, p. 32 [19].
 
Domande per la discussione
1.       Quali elementi caratterizzanti della tua cultura presentano sfide a chi desidera essere fedele a Gesù? Come affrontarle e in che modo possiamo darci una mano reciproca?
2.       Pensa a quello che hai letto, visto o ascoltato nelle ultime 24 ore. Si tratta di cose che possono incoraggiarti nella fede o che svolgono un'azione contrastante?
3.       In quali contesti la lealtà è un atteggiamento positivo? È sempre positiva? In quali casi la lealtà umana si traduce in slealtà nei confronti di Dio?
4.       Può annidarsi un pericolo nella palese ossessione della fedeltà?

5.       In che modo possiamo concretamente conservare viva nelle nostre chiese e nelle nostre case la realtà del ritorno di Cristo? Certo, più tempo passa e più diventa facile dimenticarsene e cedere ad abitudini e modelli di pensiero sbagliati. Come istillare, soprattutto in chi è nella chiesa da tanto tempo, l'importanza di tenere sempre viva in noi la promessa del ritorno?

FONTE: http://avventisti.it/sito/bibbia_dettagli.asp?id=473